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Lo scatto di Vincenzo Finizio: un attimo, un’immagine, un ricordo
Dedicato a te , ora tra le nuvole, con la tua inseparabile fotocamera

Essere di passaggio in questa vita è cosa nota e, pertanto, occorre viverla con la mente e lo sguardo rivolti verso l’arcobaleno che vicino o lontano che sia, si esprime sempre a colori. E’ la sua natura! Ed è durante il proprio cammino che si incontrano anche persone meravigliose che lasciano un’impronta incancellabile della loro maestosa personalità. Persone armoniose, leali, generose, umane, sensibili, che non chiedono nulla in cambio. Persone che ti insegnano, attraverso semplici gesti quei valori inalienabili ed ineluttabili che rendono la vita tale da essere vissuta in pieno, in tutte le sue sfaccettature anche quelle che i ritmi quotidiani ti fanno sembrare ridicoli e perdita di tempo.
Apprezzare ciò che l’uomo non ha costruito: la natura, coglierne i ritmi lenti, armonizzarsi con i suoi suoni a volte impercettibili; incuriosirsi alle sue esplosioni vitali; ammirarne i capolavori. E se tutto ciò si può fermare e riosservarlo all’infinito allora posso dire che Vincenzo è stato in grado di farlo. Attraverso i suoi scatti mi ha regalato (ci ha regalato per tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo) attimi di vita della natura che ignoravo. Il suo ‘occhio bionico’ sapeva cogliere in una frazione di secondo lo spiccare in volo di un gabbiano reale che ha pescato un cefalo, l’attesa lo premiava con un fermo immagine sull’atto amoroso di due testuggini e che dire dell’ape sul girasole, e altro ancora. “Macro foto di un mondo che spesso guardiamo ma che non osserviamo” – mi disse un dì.
Vincenzo Finizio e la sua passione per le foto, capace di trasformare nel linguaggio della fotografia alcune scene dell’espressione umana come il papavero solitario in mezzo a tanto verde….la solitudine dell’uomo tra la folla. Ma era anche un uomo del popolo sempre in prima linea con il flash alle feste folkloristiche in località abruzzesi e molisane.
Vincenzo eri alla ricerca della perfezione e, come all’improvviso la natura si manifesta, così all’improvviso un autoscatto non voluto da te, ha chiuso il tuo occhio bionico. Grazie, Vincenzo, per la tua preziosa collaborazione con Terra e Cuore, ci mancherai!