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17/08/2016, 16:13

In notturna …le stelle stanno a guardare!

L’estate non è solo mare! Per chi come me ama la montagna, ci sono numerose iniziative che rendono un’estate fantastica al pari di coloro che amano il mare. In montagna alle sagre, ai percorsi enogastronomici, si uniscono itinerari dediti alla flora e fauna sia in diurno che in notturno. Il 12 agosto ho partecipato al Planta Tour  in notturna. Una passeggiata di circa 2 km tra piante officinali, storia, leggenda e scene di vita paesana. Planta Tour è una manifestazione promossa dal Centro Studi ‘Cosmo de Horatiis’ e dall’associazione ‘La Chiave della Salute’ di Bagnoli del Trigno (Is). L’acquisizione di conoscenze, direttamente sul territorio, su piante officinali e la loro coltivazione è una delle chiavi per la ripresa produttiva del Molise. Ciò permette non solo la salvaguardia dell’ambiente ma è in grado di aprire nuovi sbocchi all’agricoltura. Lo stabilimento di ‘Officine Naturali’ di Bagnoli del Trigno concretizza il tutto nella lavorazione e trasformazione delle piante officinali da scoprire e riscoprire, per la salute e la bellezza del corpo.

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Armati  di pile, sembravamo tante lucciole, abbiamo iniziato questo viaggio alla ricerca di piante officinali spontanee per scoprirne le caratteristiche botaniche ambientali, le proprietà terapeutiche, leggende ed usi  gastronomici. Ci affiancavano tecnologi farmaceutici, docenti di coltivazione erbacee, dottori in agraria.

Partiti da un’altitudine di 600 mt  abbiamo incontrato in primis la Rosa Canina una pianta pioniera, che colonizza lì dove il terreno è incolto. Ricca di vitamina C combatte i radicali liberi ed aumenta le difese immunitarie. Le spine sembrano denti di cane. Una leggenda racconta che Afrodite nacque dal mare con qualche fiore di rosa canina in mano, fiori bianchi che si colorarono di rosso con il suo sangue quando si punse con una spina.

Camminando camminando, fa la sua comparsa la Saponaria Officinalis  i cui frutti sono a forma di capsula e i fiori di colore rosa. Cresce ai margini di sentieri. Ha proprietà diuretiche, espettoranti, depurative. Abbassa la glicemia. La parte fiorita della pianta unita all’acqua produce schiuma….lo shampoo  degli egiziani.

Dopo un po’ ci da il benvenuto la Cicoria (Cichorium  intybus), una pianta perenne. Contiene sali minerali, vitamina C, favorisce la digestione ed è depurativa. Pare che dalle radici abbrustolite si facesse il caffè. Una leggenda  narra che il sole chiese in moglie una bellissima donna, lei non volle saperne, ed il sole indignato la trasformò in fiore di cicoria, condannato a fissare l'astro dal momento in cui appare e a richiudere i petali nel momento in cui scompare.

Ed ecco che la Melissa Officinalis ci viene incontro  con il suo profumo  aromatico. E’ un’erba limoncella, rustica, ricca di olio essenziale. E’ contro l’ansia, l’irrequietezza. Antivirale. Ottima contro il mal di testa e l’herpes simplex. Il suo decotto contribuisce alla salute delle api. Fatta essiccare e sminuzzata esalterebbe un buon piatto di tagliatelle al limone! Da un quintale di melissa si estraggono 20/30 gr. di olio,  Nella mitologia Apollo si invaghì di Melissa trascurando i suoi compiti, per cui gli altri dèi trasformarono la ninfa in un’ape.

Il Cardo (Dipsacus fullonum), la pianta della transumanza, ci dà la buonanotte. Con i suoi aculei per difendersi dagli erbivori, veniva utilizzato nella lavorazione della lana. Sostanze depurative  si estraggono dalle radici e dalle foglie. Favorisce la digestione e veniva utilizzata per combattere la tubercolosi. Il cardo è il simbolo della Scozia.  Una leggenda narra che  un gruppo di guerrieri scozzesi che si erano addormentati,  riuscirono a evitare l'imboscata dei vichinghi perché uno dei nemici calpestò una pianta spinosa. Il suo grido di dolore risvegliò i guerrieri assopiti che debitamente ricusarono gli invasori e adottarono poi il cardo come simbolo nazionale.

I passi ci portano negli angoli più antichi e suggestivi del paese e tra storia, scene e canti di vita paesana, ci tuffiamo nel mare dei tempi andati.  Sono le 23.00, la fame ci (80 partecipanti)  assale e tra pizze, frittura, spaghettata e vino del ristorante Calice Rosso presso la Domus Area, si conclude un’altra pagina dell’estate 2016.

 

Franca Nocera